Identità migranti
L'acquisizione di ruoli professionali

Negli album fotografici dei migranti filippini sono rare le foto che si riferiscono a momenti di lavoro, analogamente a quanto avveniva per gli italiani all’estero. In questa sezione si andrà a focalizzare l’attenzione su alcune immagini che testimoniano percorsi lavorativi singolari o l’acquisizione di ruoli professionali poco comuni. Immigrati di questa nazionalità, infatti, sono in gran parte impiegati in attività legate all’ambito domestico o all’assistenza, seppure occupino nella gerarchia esistente all’interno di tali settori occupazionali, un posto privilegiato, con salari più elevati o una maggiore regolarità contrattuale rispetto a migranti di altra provenienza [Anderson 2000; Parrenas 2001; Greco 2004]. Quello domestico rappresenta, così, una sorta di “settore rifugio” che consente, il più delle volte, di preservare assieme alla regolarità del soggiorno, un guadagno dignitoso. Sono rare, invece, fra immigrati di questa nazionalità residenti a Napoli, le attività autonome. Tale situazione si ricollega all’intreccio di diversi fattori, fra i quali il ruolo svolto dalle reti sociali e migratorie, pregiudizi o stereotipi, non necessariamente negativi, diffusi nei loro confronti, e al contempo, barriere legate a forme di discriminazione istituzionale che non consentono il riconoscimento, in Italia, dei titoli di studio conseguiti nelle Filippine [Ambrosini 2011, 2006; Parrenas 2001; Anderson 2000; Greco 2004; Decimo 2005; Tognetti Bordogna 2012]. È stato possibile riscontrare, d’altro canto, come le migratorie assolvano un ruolo fondamentale nel far circolare informazioni che consentono, ad immigrati di questa nazionalità, di preservare uno status relativamente privilegiato nel settore occupazionale domestico e dell’assistenza [Greco 2004].
Le fotografie incluse in questa sezione raffigurano, in prevalenza, immigrate che svolgono attività diverse dalla maggior parte delle connazionali o che hanno acquisito uno status di particolare prestigio e pertanto si lasciano ritrarre orgogliose della posizione o dei ruoli occupazionali conseguiti.