Curriculum dei curatori scientifici e informatici delle sezioni

Alberto Baldi

A.B. insegna Antropologia culturale, Elementi di Antropologia Visuale, Etnografia visuale e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed Elementi di Antropologia culturale e società contemporanee nel Corso di Laurea Magistrale in Gestione dei Sistemi Aerospaziali per la Difesa presso l’Accademia Aeronautica militare di Pozzuoli. Nel passato, presso il medesimo ateneo ha insegnato Museografia Multimediale ed Etnologia. In seno a un più ampio ambito di interesse e ricerca inerente la storia delle discipline antropologiche in Italia e all’estero, ha da tempo un’attenzione precipua per le fonti visive e per l’Antropologia visuale (fotografia e documentario), per l’Antropologia museale e per l’Antropologia teatrale e delle rappresentazioni sia da un punto di vista storico-disciplinare che epistemologico, metodologico e concretamente applicativo. Altro ambito di indagine a lungo frequentato è quello dell’Antropologia delle culture alieutiche e marinare.

Su tali tematiche ha pubblicato undici volumi per i tipi di Electa, Franco Angeli, Guida, Squilibri e altri editori come pure molteplici saggi su riviste di fascia A, altre riviste scientifiche italiane e straniere organizzando inoltre convegni, incontri, mostre, performance e festival teatrali in Italia e a Parigi, Bruxelles e Mosca.

Ha altresì realizzato diversi programmi multimediali e interattivi di navigazione e consultazione e molteplici documentari, corti, medi e lungometraggi, finalizzati alla valorizzazione di beni culturali e antropologici.

Dal 2014 al 2016 ha diretto il Laboratorio di ripresa e montaggio video approvato nell’offerta didattica del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli studi di Napoli Federico II (9cfu).

Dal 2009 al 2014, per due mandati, è stato direttore del CRA - Centro Interdipartimentale di ricerca Audiovisiva per lo studio della cultura popolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e ancora, dal 2014-2016, direttore pro tempore del CRA.
Dal 2016 dirige il MAM - Museo Antropologico Multimediale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Dal 2016 al 2017 è stato membro del consiglio direttivo dell’AISEA - Associazione italiana di studi etno-antropologici - e dal 2017 è membro del consiglio direttivo e socio ordinario della SIAC – Società Italiana di Antropologia Culturale.

Dal 2017 dirige EtnoAntropologia – rivista di fascia A – settore demo-etno-antropologico. Dal 2018 è membro del comitato scientifico della rivista Etnografia – Peter the Great Museum of Anthropology and Ethnography - KunstKamera – Russian Academy of Sciences - San Pietroburgo.


Domenica Borriello

È docente a contratto di Discipline Demoetnoantropologiche (settore M-DEA/ 01) presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Ha svolto attività didattica come docente a contratto (settore Demoantropologico) anche presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze Sociali.
Si è perfezionata in Analisi del territorio, beni ambientali e Culturali presso l’Università degli Studi di Salerno.
Ha collaborato a Napoli con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Audiovisuale (C.R.A.) della Università degli Studi di Napoli Federico II e con il Museo Antropologico Multimediale (MAM) del Dipartimento di Scienze Sociali del medesimo Ateneo.
Ha effettuato ricerche di campo, attività di formazione, campagne di rilevazione fotografica e di catalogazione e ha creato archivi documentari sul patrimonio culturale popolare relativi alle feste e ai diversi prodotti materiali della devozione popolare. Ha altresì collaborato alla realizzazione di prodotti multimediali quali mezzi di riproposizione e valorizzazione dei beni culturali demologici.
Nel ruolo ufficiale di “antropologa esperta in censimento e catalogazione dei beni DEA” ha svolto ricerche sul campo per conto della Regione Lazio, rilevando, documentando e catalogando beni demoantropologici di area laziale, secondo parametri di schedatura nazionali dell’Istituto Centrale del Catalogo (ICCD).
Ha partecipato a ricerche accademiche nazionali dipartimentali e interdipartimentali per il settore disciplinare M-DEA (fondi MURST, CNR, Comunità Montane, Regionali ed europei), nonché a progetti di valorizzazione storico-artistici (rocche, castelli, fondazioni e patrimoni provinciali) per conto della Regione Lazio e della Provincia di Napoli, curando l’aspetto antropologico.
Da vari anni collabora anche con l’associazione nazionale degli infioratori italiani (“Infioritalia”) per la realizzazione di un progetto di schedatura scientifica nazionale delle infiorate artistiche devozionali e non, in continuo aggiornamento.
Si occupa di fonti orali, archivistiche e iconografiche, di patrimonializzazione e di religiosità popolare, intrecciando la ricerca di campo con l’analisi delle fonti documentarie orali, archivistiche e iconografiche.
Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, presentando relazioni di ambito antropologico.
Tra le sue pubblicazioni, si segnalano curatele, saggi in volume e in riviste scientifiche, contributi in atti di convegno, introduzioni, voci di enciclopedia, recensioni bibliografiche, apparati fotografici e schede informative su aspetti rituali della religiosità popolare italiana, di area centro-meridionale.
Tra tali pubblicazioni, si indicano qui in forma sintetica:
Un patrimonio immateriale da divulgare. Il carnevale in Campania rilevazioni e processi di Valorizzazione (2020); Disasters in popular cultures (curatela 2019); Identità comunitaria e mutamento di ruoli in area irpina. Lo spirito del carnevale tra tradizione e turismo culturale (2018); Stampatori del sacro a Napoli tra Ottocento e Novecento. Aspetti visivi della Comunicazione (2017); Il bastone conteso. Da venerata reliquia a oggetto di esposizione. Storia, funzioni e rete di relazioni (2017); Raccontare la grazia tra Ottocento e Novecento. Riflessioni preliminari su testimonianze di malattie, medici e pazienti (2016); Un inedito paesaggio storico-culturale: le edicole votive tra tradizione, reinvenzione e rifunzionalizzazione territoriale (2016); Linguaggi della devozione. Forme espressive del patrimonio sacro (curatela, 2014); Una cascata di fiori. Comunicare infiorando (2014); Puzzle votivi sul territorio campano: le edicole votive in ceramica (2014); Medicine non convenzionali, medicine popolari e medicine etniche (2014); Trasformazione, persistenze e rivitalizzazione di simboli e pratiche alimentari festive (2009); Rappresentazioni visive. Il fascino intrigante dei dipinti votivi campani (2007); Leggende di fondazione di area campana: preziosi “documenti” della comunicazione orale e visiva (2006); Donne e uomini. Il gioco dei ruoli nelle feste di Riofreddo (2006); Purgatori in città (2003); Il Patrocinio di Maria (1996).


Valentina Calabria

Titoli di studio
Alma Master Studiorum - Università di Bologna. Scuola di Lettere e Beni Culturali. Corso di Laurea In Scienze Antropologiche.
Laurea in Etno-antropologia delle religioni . Anno accademico 2016 – 2017.
Titolo della tesi: “Tagliatori di trombe marine: racconti dall'arcipelago eoliano” . Ricerca sul campo, stesura e raccolta testimonianze sull'esistenza ed il perdurare nel tempo di un antico rituale magico religioso: il taglio della tromba marina,

Liceo delle Scienze sociali Carlo Montanari di Verona.
Diplomata nel 2009

Produzioni e collaborazioni scientifiche e documentaristiche
2020 - 2021 - Realizzazione con Alberto Baldi della sezione “Mare” del sito del “MAM - Museo Antropologico Multimediale” dell‘ Università degli studi di Napoli Federico II
• Ricerca sul campo di materiale visivo, fotografico e video.
• Redazione di tre testi introduttivi alle sottosezioni dell’ingresso “Mare”.
• Realizzazione dei documentari etnografici “Il taglio della tromba marina : il rituale che agisce sulla realtà” e “Magismi difensivi e fervide preci nella tradizione marinaresca” mediante realizzazione di interviste video, pre-produzione, produzione e post-produzione.

2018 - Collaboratrice e assistente alla creazione di un video-documentario “At the border of Europe – Syd” con MinimalZero Srl.
Assistenza videomaker MinamalZero nel Progetto Šid - Emergenza Profughi Serbia in collaborazione con l'associazione non governativa “One Bridge to Idomeni” di Verona.
• Raccolta interviste sul campo. Loc: Sid, campo profughi non governativo / campo governativo di Bogovadja (Serbia).
• Ruoli di operatrice video e assistente.
2018 - Collaborazione video con il Comitato GruppoVolontari Ipogeo.
Realizzazione di due video guida e due cortometraggi in collaborazione con il citato comitato per il progetto di riqualificazione dell'Ipogeo di SantaMaria in Stelle (Verona).
• Partecipazione attiva comitato.< br> • Regia, pre-produzione / produzione / post-produzione dei video: “Non solo Ipogeo” (video guida), “La Chiesa di Santa Maria in Stelle” (video guida), “L'Ulièla: un'antica tradizione” (cortometraggio), “L'Ipogeo e le sue vie” (cortometraggio).

Stage e tirocini
2016 - Tirocinio presso “Cestim - Centro Studi Immigrazioni” Verona
• Gestione ed aggiornamento del sito internet Cestim-online, sito di documentazione sui fenomeni migratori
• Aggiornamento pagina online di film e documentari culturali “Cinema e migrazioni” (Cestim)

2015 - Tirocinio presso “Festival del Cinema Africano” Verona
• Aiuto, organizzazione, accoglienza e discussione deifilm prima e dopo la loro proiezione presso cinema e teatri di Verona.
• Campagna di sensibilizzazione relativa a tematichesociali e culturali (Guerre, migrazioni, povertà) proprie del continente africano

Formazione video-giornalistica
2018 - Workshop “Reportage e fotogiornalismo”.
Insegnanti: Riccardo Bononi e Francesco Cito
• Elementi di semiotica nella costruzione delle narrazioni e discorsi visuali.
• La progettualità editoriale: dall'idea al campo.
• L' importanza dell' “esserci”. La fotografia come mezzo di comprensione di fenomeni complessi.

2016 - Corso Comune di Verona “Montaggio video: racconto per immagini”.
Insegnanti: Martina dalla Mura, Andrea Piva
• Incontri tecnico/pratici di montaggio video.
• Realizzazione di un racconto in tutte le fasi di produzione, con particolare attenzione alla post-produzione.
• Nozioni di linguaggio audiovisivo

2015 - Corso Comune di Verona “Ri-prendere il reale – Teoria e tecnica della ripresa video”.
Insegnanti: Giorgia Guarenti , CarloTombola.
• Acquisizione di informazioni teoriche e pratiche relative al “fare” video.
• Tecniche di ripresa videodocumentaristica e direportage


Milena Greco

Milena Greco è Cultrice di Materia in Antropologia Culturale e di Etnografia visuale e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed è socia della Società Italiana di Antropologia Culturale (S.I.A.C.).
Dal 2019 è membro del comitato di redazione della rivista scientifica semestrale on line di fascia A EtnoAntropologia della SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale).
Ha conseguito, nel 2017, un dottorato di ricerca in Scienze Sociali e Statistiche presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi, condotta con la cattedra di Antropologia Culturale, dal titolo “Donne straniere, salute e maternità fra reti possibilità e barriere. Due casi studio a confronto nelle città di Napoli e Pisa”. Tale lavoro ha preso in considerazione le questioni inerenti i percorsi di salute e maternità delle donne straniere ed è stato svolto in contesti regionali considerevolmente diversi per gestione delle politiche sociali e sanitarie. Collabora, inoltre, con le cattedre di Antropologia Culturale ed Etnografia visuale e nuovi media del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, attraverso attività formative e seminari, in riferimento ai principali ambiti di ricerca antropologica che ha perseguito negli anni, inerenti le dinamiche migratorie, l’antropologia visuale, la salute e l’ambiente, anche nella prospettiva dell’antropologia medica.
Nel 2004 ha conseguito un Master di II livello in “Immigrati e Rifugiati” presso l’Università La Sapienza di Roma e nel 2002 una laurea in Sociologia con il massimo dei voti, presso la cattedra di Etnografia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La tesi di laurea dal titolo “Complessità e problematicità di un’immigrazione silente. I filippini a Napoli”, svolta nell’ arco di circa due anni, ha incluso anche la raccolta e l’analisi, nella prospettiva dell’antropologia visuale, di fotografie d’immigrazione, è stata vincitrice, nel 2004, di un premio di carattere nazionale indetto dal Comune di Bologna e dall’Osservatorio Provinciale delle Immigrazioni, “Luciana Sassatelli” ed è stata parzialmente pubblicata.
Ha insegnato Antropologia Culturale presso la Scuola di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per il percorso FIT 24 CFU, quale docente a contratto e negli anni ha collaborato, come ricercatrice, a progetti in ambito migratorio legati a Terzo Settore. È attualmente docente nella scuola secondaria di secondo grado per la classe di insegnamento di Filosofia e Scienze Umane.
Ha preso parte, inoltre, quale relatrice, a numerosi convegni nazionali e internazionali, alcuni dei quali organizzati, dalla S.I.A.C. (Società Italiana di Antropologia Culturale), dall’A.I.S. (Associazione Italiana di Sociologia), dall’E.A.S.A. (European Association of Social Anthropologists), dalla S.I.A.M. (Società Italiana di Antropologia Medica) e dall’A.I.S.E.A. (Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche), della quale è stata membro dal 2011, fino al suo scioglimento.
E’ autrice di saggi e di articoli in riviste scientifiche di Fascia A, fra i quali, Retoriche xenofobe e migrazioni. La percezione di razzismo e discriminazione fra donne somale a Napoli in EtnoAntropologia Vol 8 (1), 2020; Dinamiche, possibilità e problematiche della mediazione interculturale. Le esperienze dei consultori nelle città di Pisa e Napoli in EtnoAntropologia vol. 7 (2), 2018; Il ruolo della mediazione interculturale nell’accesso ai servizi sanitari delle immigrate fra possibilità, incertezza e tagli al welfare, in Ferraro S., Senatore A. (a cura di), CSV Salerno -Annali del Volontariato, Vite di cura, vite in cura: devianti, operatori, volontarie pratiche dal basso, n.1/2018; Spazi di cura trans – nazionali, pluralismo medico e percorsi di accesso ai servizi sanitari, fra immigrate filippine e ucraine in EtnoAntropologia 5 (2), 2017; Inquinamento elettromagnetico e salute fra controversie, ricerca indipendente ed associazionismo. Il caso del movimento degli elettrosensibili in EtnoAntropologia 4 (2), 2016.
Fra i saggi pubblicati vi sono, infine, Dinamiche di genere e problematiche connesse all’apprendimento della lingua italiana fra immigrate filippine a Napoli in Maturi P. e Corbisiero F. (a cura di), Le parole della parità, Ed. Scientifiche e artistiche, Nola, 2016; La festa immigrata. Il ruolo delle reti sociali e dell’associazionismo nella configurazione dell’evento festivo fra alcuni gruppi di migranti a Napoli in Bonato L. (a cura di) Festa viva. Continuità, mutamento, innovazione, Torino, Omega, 2005; Complessità e problematicità di un’immigrazione silente. I filippini a Napoli in Osservatorio Provinciale delle Immigrazioni di Bologna (a cura di), Adolescenti e donne nell’ immigrazione: problematiche e conflitti, Torino, L’Harmattan, 2004.


Tamara Mykhaylyak

Tamara Mykhaylyak ricercatrice a contratto presso l’Istituto di Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina e cultrice della materia in Antropologia Culturale presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Ha svolto attività didattica come docente a contratto, settore M-DEA/01, presso la Scuola delle Scienze Umane e Sociali dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Ha tenuto inoltre un ciclo di seminari all’estero sia presso l’Istituto di Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina a Leopoli che presso l’Istituto di ricerca dell’Accademia Russa delle Scienze annesso al Museo di Antropologia e di Etnografia "Pietro il Grande" (Kunstkamera) a San Pietroburgo.

Ha collaborato alle attività scientifiche del CRA - Centro Interdipartimentale di ricerca audiovisiva per lo studio della cultura popolare, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È membro della redazione per la gestione digitale dei contenuti scientifici, audiovisuali, grafici e testuali del sito web della SIAC - Società Italiana di Antropologia Culturale. È membro della AISU - Associazione Italiana Studi Ucraini. Ha effettuato ricerche di natura archivistica, bibliografica e iconografica di ambito antropologico a San Pietroburgo, presso gli archivi del Museo di Antropologia e di Etnografia "Pietro il Grande" (Kunstkamera) - Accademia delle Scienze, a Leopoli, presso gli archivi dell’Istituto di Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina e nella Biblioteca Scientifica Nazionale di Stefanyk, a Sambir, presso il Museo storico-etnografico "Boykivščyna". Ha altresì svolto indagini di terreno in Ucraina nella regione di Leopoli, sulla fotografia di famiglia in contesti rurali e urbani, stabilendo relazioni scientifiche con alcuni musei locali. Da vari anni promuove la cooperazione accademica e scientifica tra Italia e Ucraina, tra Italia e Russia. In questo ambito, presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sono stati organizzati due convegni internazionali: “Antropologia ucraina: storia e percorsi” (2019) e “Sguardi a Oriente. Antropologia russa e italiana a confronto: indirizzi e percorsi” (2017)

Fa parte dell’editorial board della rivista scientifica “The Ethnology Notebooks” dell’Istituto di Etnologia dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina, nonché della rivista di fascia A settore M-DEA/01 “EtnoAntropologia”.

Suoi preminenti campi di interesse sono la storia dell’antropologia russa e ucraina. In questo ambito si segnala la monografia “Sentieri e vie maestre dell’etnografia ucraina. Storia e percorsi dell’etnografia ucraina dalla fine del Settecento all’epoca sovietica” (2021, CISU, Roma, in fase di pubblicazione) e il volume “L’Impero allo specchio. Antropologia, etnografia e folklore nella costruzione di un’identità culturale nazionale ai tempi della Russia zarista. 1700 – 1900” (A. Baldi, T. Mykhaylyak, 2016, Squilibri, Roma). Fra gli articoli relativi alla medesima area tematica, pubblicati sulle riviste scientifiche nazionali ed internazionali, vi sono: “«Transparent» frontiers of science: ethnographic practices of the 19th - early 20th century in Ukraine and Italy”(2020, n. 5(155), The Ethnology Notebooks), “Events in the world of Russian ethnography at the turn of the twentieth century as reflected in the Italian journal Archive for Anthropology and Ethnography”(2020, 1(7), Etnografia Kunstkamera), “Etnologia ucraina. Il tema della tradizione tra passato e presente” (2019, 7(2), EtnoAntropologia), “Gli albori del folklore ucraino. Antecedenti e primi passi di un’etnografia alla ricerca delle comuni e antiche radici del popolo ucraino” (2018, 6(1), EtnoAntropologia), “L’affermazione delle scienze etno-antropologiche in Ucraina nei presupposti e nelle attività della Società Scientifica Ševčenko”(2017, 5(2), EtnoAntropologia), “Fedir Kindratovyč Vovk. Una vita per l’antropologia” (2016, 4(2), EtnoAntropologia).

Altre sue ricerche sono centrate sull’antropologia urbana e sull’antropologia visuale, settori nei quali ha pubblicato i seguenti saggi: “L’uomo e la città. Sviluppi e percorsi dell’antropologia urbana russa”( 2019, n. 1, DADA), “Dal contadino al cittadino. Origini e percorsi dell’antropologia urbana in Ucraina”(2018, 6(2), EtnoAntropologia), “Album e foto di famiglia dell’Est Europa” (2017, XIV, Voci), “Immagini del matrimonio ucraino in epoca sovietica tra tradizioni locali ed impronta comunista” (2016, 4(1), EtnoAntropologia), “When the network captures the regime. Assessing the role of the social networks in the Euromaidan protests in Kiev, in the press and in the Ukrainian social research” (2015, XII, Voci), “L’immagine come arma. Il ruolo delle fotografie nella protesta di Euromaidan” (2015, 3(2), EtnoAntropologia. È stato inoltre prodotto, sulla base di alcune lezioni per studenti e dottorandi tenute da A. Signorelli negli anni accademici 2002/2003 e 2005/2006, il documentario didattico “Sulle tracce del Tarantismo. Lezione di Amalia Signorelli” (2021, MAM).


Paola Pisano

Paola Pisano, nata a Pozzuoli (NA) nel 1947, cultrice della Materia in Antropologia Culturale e Antropologia della Comunicazione presso il dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, è in possesso di cinque lauree, tra cui la laurea magistrale in Antropologia Culturale ed Etnologia presso la Facoltà di Sociologia dell’ Università Federico II di Napoli (110 e lode) e la laurea magistrale in Scienze Politiche presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli – indirizzo storico-antropologico (110 e lode).
Annovera nel suo curriculum anche un corso di specializzazione in Antropologia Culturale conseguito presso l’Università di Roma La Sapienza .
Questa evidente attenzione per la dimensione culturale, si è espressa dagli anni 80 ad oggi in una copiosa serie di fotoreportage dall’India al Perù, dalla Cina al Nepal ed oltre.
Attualmente, l’archivio fotografico dell’autrice conta circa 3000 scatti in analogico e digitale, una selezione dei quali è ospitata in questo specifico ingresso del MAM.
Diverse le mostre che negli anni Paola Pisano ha allestito con le sue fotografie, tra cui si ricordano :
“Emozioni d’Oriente”, presso la Biblioteca Pubblica Comunale Caccioppoli, Napoli, 1974,
“I volti dell’anima”, presso il Museo Diocesano di Gaeta, nell’ambito del Festival della Letteratura e Cultura di Gaeta, 2011,
“Images- Il fiume della vita”, presso Auditorium Guido Calogero, Scanno- Fondazione Tanturri nell’ambito degli Incontri Culturali di Scanno, 2013,
“Magnifici Mirabili Misteri”, mostra fotografica sui riti Pasquali di Procida- Ricerca di Paola Pisano ed Alberto Baldi, presso l’Archivio di Stato di Napoli, 2016.

Altrettanti sono i premi conseguiti per la sua attività di fotografa su tematiche antropologiche, tra cui :
“L’Infanzia nel mondo”, Camera di Commercio di Napoli, con il Patrocinio del Comitato Italiano dell’UNICEF, 1979,
“La forza del team nelle relazioni umane”, Manageritalia,Dirigenti d’Azienda, Napoli, 2011,
“L’Infanzia: futuro dell’umanità”, International Inner Wheel Association, Torre di Mola, Formia- Gaeta, 2013,
“Images – Il fiume della vita” presso l’Auditorium Guido Calogero, Scanno – Fondazione Tanturri nell’ambito degli Incontri Culturali di Scanno, 2013.

In tempi recenti, si segnalano, infine, due volumi fotografici :
“Images – Il fiume della Vita”, Arte Tipografica Editrice, Napoli, 2012,
“Magnifici Mirabili Misteri – Forme e significati dei riti della Settimana Santa Procidana “ – Autori Paola Pisano e Alberto Baldi, - Squilibri Editori, Roma, 2015.




Eraldo Maria Ricciardi

Titoli di studio
2010 Diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo umanistico presso il Liceo classico P. Colletta di Avellino.
2014-2016 Diploma Scuola di Cinema di Napoli – Centro di formazione professionale per le arti e i mestieri del cinema e della televisione, Dir. Roberta Inarta – Carlo Picone.
2015-2016 Corsi di arte fotografica su macchina e post produzione professionale presso la Foto Diego Academy di Avellino.

Mansioni professionali
Giornalista, videomaker, operatore televisivo, tecnico di montaggio digitale.

Competenze tecniche
Competenze nel montaggio video (utilizzo dei programmi Sony Vegas e Adobe Premiere),
competenze nell'utilizzo di After effect per effetti digitali e grafica video,
competenze nell'utilizzo di Photoshop per grafica digitale,
competenza nell'utilizzo di programmi di fotoritocco digitale (Lightroom, Faststone),
competenza nell'utilizzo di programmi per composizione audio (FLStudio e Adobe Audition),
competenza cinematografica riguardante storia e critica del cinema.


Esperienze lavorative
Molteplici esperienze nella realizzazione di cortometraggi, Sketch, Spot etc. in qualità di attore, doppiatore, regista e tecnico di montaggio video.

Dal 2013 videomaker per il settore privato, su programmi e piattaforme professionali.

Dal 2012 al 2014 collaborazioni presso la testata Nadìr.net (società di comunicazione Nadìr Global media communication), in qualità di redattore e videomaker.

2015 Assistente alla regia per il cortometraggio “BLOOD STAINED” prodotto dall'associazione di produzione cinematografica Edonè Films. Premio cortometraggio PiùEnne TV.

2015 Operatore video e grafica video per videoclip musicale “Piove per te” di The Ayers, prodotto da dall'associazione di produzione cinematografica Edonè Films.

2016 Regia, scrittura e montaggio cortometraggio/serie “I Guardiani del Limbo”, patrocinio associazione culturale “Nerderia Italian Community”.

2017 Operatore video e assistente alla regia per il documentario prodotto da dall'associazione di produzione cinematografica Edonè Films “Castellarte 2017”.

2017 Regia e sceneggiatura videoclip musicale “The Crane” di Lloyd Dopalicious.

2018 Interpretazione ruolo di protagonista per documentario “ICARO” produzione prodotto da dall'associazione di produzione cinematografica Edonè Films.

2019/2021 montaggio digitale e ottimizzazione della prima e della seconda versione del lungometraggio documentario “Emigranti cineasti. Regie di un successo”, regia d Alberto Baldi, MAM – Museo Antropologico multimediale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

2021 montaggio digitale e ottimizzazione del documentario “Sulle tracce del tarantismo. Lezione di Amalia Signorelli”, regia di Tamara Mykhaylyac, MAM – Museo Antropologico multimediale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.


Giovanni Spanò

Collabora dal 2003 con la cattedra di Etnografia visuale e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Nel 2003 ha condotto una ricerca di campo dal titolo “La tammurriata nell’agro nocerino sarnese”, volta al recupero delle forme tradizionali di musica popolare.
Dal 2004 ha condotto attività di ricerca, ordinamento, classificazione ed archiviazione digitale della documentazione sul Teatro di Figura Meridionale e Campano conservata negli archivi del CRA - Centro Interdipartimentale di ricerca audiovisiva per lo studio della cultura popolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Dal 2005 ha svolto attività teatrale con la mansione di primo animatore per lo spettacolo “Pulcinelliade” che si pone come obiettivo primario la rivalutazione del teatro di figura meridionale.
Esperto informatico, specializzato in progettazione e sviluppo di programmi multimediali di consultazione in ambito museale, dal 2006 collabora con il CRA - Centro Interdipartimentale di ricerca audiovisiva per lo studio della cultura popolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, per la produzione di prodotti multimediali nell’ambito della ricerca sul Teatro di figura Campano e Meridionale. Sempre per il suddetto progetto ha curato nel 2008 una serie di programmi multimediali di consultazione installati all’interno di mostre espositive.
Nel 2011 ha realizzato il documentario in 3D “Il Castello di Ocre” per il museo archeologico di Ocre (AQ).
Attualmente è titolare di Visualogy – Visual Art Studio, azienda che opera nel campo delle IT, con particolare attenzione per lo sviluppo di applicazioni multimediali, produzioni video e ricostruzioni 3D dedicate alla ricerca storico archeologica e demo antropologica.